Cultural: lo stile italiano nella capitale dell’alta cucina

Cultural: lo stile italiano nella capitale dell’alta cucina

Se per chef come Christian Milone la cultura gastronomica nostrana è tutt’ora ancorata al principio che antepone quantità a qualità, è anche vero che la padronanza delle tecniche che caratterizza l’alta cucina francese non è tutto. Arrivato alla terza edizione, Cultural è la kermesse culinaria che apre ai sapori, alle conoscenze incrociate delle eccellenze italiane e francesi.

I tre giorni di degustazioni, laboratori, masterclass e showcooking, svoltisi tra il 2 e il 4 aprile a Parigi, hanno messo a confronto le peculiarità tipiche dei due paesi, con il felice risultato di creare nuove sinergie: se da un lato la territorialità è uno dei principi su cui si basa lo stile italiano, dall’altro la necessità della contaminazione tra saperi e sapori resta la conditio sine qua non la tradizione si rinnova, cresce e si attualizza. L’uso di spezie e di ingredienti provenienti da tutto il mondo non può e non deve essere guardata con sospetto: come il mondo entra nelle nostre case tutti i giorni, così deve entrare anche nei nostri piatti.

Ben vengano perciò rielaborazioni e fusioni di ingredienti tipici come la colatura di alici e burro francese nella pasta, come avvenuto durante una delle masterclass. Se il contatto col prodotto italiano è per i francesi materia quotidiana per la costruzione dell’architettura del sapore, è anche vero che lo spirito italiano è cosa difficile da imitare, legato com’è all’universo intimo e personale: proponendo ruote di pasta con mollica di pane, cime di rapa e geranio dalla sua trattoria di Pinerolo,Christian Milone, chef con un passato da ciclista, ha portato una nota originale nell’approccio ai fornelli, con una variazione inedita alla solita ricerca di abbinamenti perfetti ma che spesso mancano di un legante fondamentale: lo spirito e l’intima poesia delle mani di chi cucina.

Nella molteplicità degli scenari, delle tecniche e degli approcci, sulla piazza internazionale l’arte italiana della cucina si distingue anche per il suo attaccamento all’esperienza personale degli chef e la loro deliziosa e solare ironia.

2017-09-06T09:55:37+02:0011 Aprile 2016|

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