Raw food: la scelta crudista in Italia s’è fatta gourmet

Raw food: la scelta crudista in Italia s’è fatta gourmet

Nato in California alla fine degli anni Novanta, la scelta crudista ha orientato vegetariani e giovani chef verso nuova frontiera del gusto. In che cosa consiste, quali sono le sue caratteristiche e come gli addetti del mondo del food stanno elaborando questa nuova tendenza? I nuovi aspetti salutistici e tecnici (non ultima la scelta di attrezzature innovative) della cucina crudista hanno fatto nascere formule inedite sulla scena gastronomica italiana. Un esempio su tutti è Cruditaly dello chef Vito Cortese.

Considerato uno stile alimentare difficile se non estremo, il raw food (raw in inglese significa “crudo”) ha fatto il suo ingresso nelle categorie culinarie più curiose e alla moda degli ultimi anni. Nato in California alla fine degli anni Novanta, la sceltacrudista ha orientato vegetariani e giovani chef verso nuova frontiera del gusto. In che cosa consiste, quali sono le sue caratteristiche e come gli addetti del mondo del food stanno elaborando questa nuova tendenza? I nuovi aspetti salutistici e tecnici (non ultima la scelta di attrezzature innovative) della cucina crudista hanno fatto nascere formule inedite sullascena gastronomica italiana. Un esempio su tutti è Cruditaly dello chef Vito Cortese.

Il raw food prevede l’utilizzo di prodotti di origine vegetale, lavorati a una temperatura non superiore ai 42°C. Questo perché a temperature maggiori gli alimenti subiscono la distruzione di numerosi nutrienti come enzimi, vitamine e sali minerali. La filosofia segue il principio di una più completa integrazione dei nutrienti indispensabili per l’equilibrio della persona, inoltre, molte ricette escludono anche l’impiego di farine, latte, uova, burro e zucchero, preservando il gusto dei piatti e diminuendo il rischio di allergie e intolleranze alimentari.

Negli Stati Uniti,  in città come Los Angeles e New York, i raw restaurant sono comparsi all’inizio degli anni Duemila. Quella che poteva sembrare una effimera moda alimentare è cresciuta incrementando lo spirito di ricerca di nuovi brillanti chef che si sono cimentati in quest’ambito. Il guru di questa schiera è di sicuro Mattew Kenney, il fondatore della Mattew Kenney Accademy, la prima scuola internazionale di cucina raw. Tra i suoi amici innovatori troviamo anche l’italiano Vito Cortese, che ha cominciato a girare l’Italia diffondendo e facendo conoscere i principi crudisti nel Paese con un corso denominato Mani in Pasta. Con la collaborazione di Luca Procopio ha poi fondato Cruditaly, un progetto crudista gourmetche unisce crudismo vegano e tradizione mediterranea, creando così un legame di continuità tra storia culinaria e apertura verso le più interessanti influenze internazionali.

2017-09-06T09:54:19+02:0017 Marzo 2016|

Condividi questo articolo sui social!

Titolo

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.