Nella ristorazione sostenibile il segreto di una migliore qualità

Nella ristorazione sostenibile il segreto di una migliore qualità

Ordinare un pasto è tuttavia un gesto comune, legato a numerose forme del vivere in società: dal pranzo condiviso coi colleghi in pausa-lavoro, alla cenetta intima tra innamorati e all’evento organizzato tra amici, il mettersi seduti a tavola fuori casa è un atto naturale, a cui non sempre facciamo abbastanza caso.

Molti pensano che il miglioramento della proposta alimentare in termini di qualità dei prodotti offerti, di risparmio energetico e di riduzione dell’impatto sull’ambiente dipenda principalmente dall’impegno degli addetti ai lavori; quando il mercato alimentare, e con questo le scelte dei ristoratori, sono fortemente condizionati dalle preferenze dei cittadini, dalla loro attenzione alla riduzione degli sprechi e alla sostenibilità ambientale. Una maggiore sensibilità verso recupero degli alimenti avanzati, alle filiere a chilometri zero, al compostaggio dei rifiuti, produce un atteggiamento generale che influenza in modo determinante la proposta dei servizi in diversi settori della ristorazione.

Accade perciò che si creino circolarità virtuose tra istituzioni, cittadini, commercianti e ristoratori per una nuova mentalità al consumo dei cibi, come campagne di sensibilizzazione alla qualità degli alimenti e di riduzione degli sprechi nelle mense scolastiche, la fornitura gratuita di ecovaschette per gli avanzi nei ristoranti, o la collaborazione diretta tra mense caritatevoli ed esercizi pubblici.

La ristorazione sostenibile potrebbe sembrare una nuova via ecologica alla fruizione del cibo fuori casa, e di fatto lo è: ecologica non soltanto in termini di aumento della qualità alimentare, con cibi più naturali, più freschi e del territorio, ma anche di abbattimento degli sprechi energetici e di trasporto. Sono in via di realizzazione certificazioni ed etichette ecologiche riservate ai ristoranti in grado di certificare le elevate prestazioni ambientali di attrezzature come forni, congelatori, stanze del freddo, oltre al risparmio idrico e al minore impatto dei rifiuti: in Italia, la provincia autonoma di Trento sta facendo da apripista.

L’abbattimento dei consumi in questo settore corrisponde ad un aumento dei profitti, migliora la qualità dell’ambiente e quella del cibo che ordineremo: chi l’ha detto che il progresso debba necessariamente portare a un logoramento della qualità della vita? La strada della ristorazione sostenibile dimostra che con un uso intelligente delle conoscenze a nostra disposizione, un altro mondo (ma migliore!) è possibile.

2017-09-06T09:47:16+02:0022 Febbraio 2016|

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